Una ricerca ha evidenziato che le donne fumatrici fanno meno diagnosi precoce per la ricerca dei tumori rispetto a chi ha smesso o non ha mai fumato.
Le donne fumatrici tendono ad essere meno attente alla diagnosi precoce volta a indentificare i tumori, rispetto alle ex-fumatrici. A rivelarlo è stata una ricerca condotta all’Università di Stanford, su più di 89 mila donne statunitensi nel periodo successivo alla loro menopausa.
Secondo la ricerca, dunque, chi ha abbandonato l’abitudine del fumo sarebbe più incline a sottoporsi agli esami di screening rispetto a chi, ancora, continua a fumare. Vediamo cosa ha evidenziato lo studio dei ricercatori di Stanford.
Associazione tra diagnosi precoce e donne fumatrici: la ricerca
L’obiettivo di questo studio che è stato pubblicato su BMJ Open, è stato quello di studiare l’associazione tra le abitudini del fumo nelle donne e la loro tendenza a sottoporsi ad esami di screening per la prevenzione dei tumori.
La ricerca ha coinvolto oltre 89 mila persone suddivise in delle categorie in base alle loro abitudini. Sono state, quindi, prese in esame donne che non avevano mai fumato, che avevano abbandonato il vizio del fumo e fumatrici attuali.
I ricercatori hanno monitorato le abitudini seguite da queste donne in un arco di tempo di quasi 9 anni. Da questa analisi è emerso che le fumatrici tendono a sottoporsi in misura minore ai test di screening se confrontate a quelle che non hanno mai fumato. Si è riscontrata, inoltre, un’abitudine maggiore a usufruire dei servizi di screening per il tumore nelle ex-fumatrici, rispetto alle donne che non hanno mai fumato.
I test di diagnostica presi in esame sono la ricerca del cancro al seno, alla cervice e al colon. Ciò significa che la già di per sé dannosa abitudine del fumo sembra essere correlata anche ad una minore attenzione verso la propria salute. Ma quali sono le conseguenze?
L’importanza dello screening per la ricerca dei tumori
Secondo quanto emerso da questo studio, quindi, le fumatrici tendono a dare meno importanza ai test di screening. Sottovalutando il valore degli esami di diagnostica si rischia di identificare la presenza di un tumore quando ormai è in fase avanzata, con tutto ciò che ne consegue.
La tendenza evidenziata da questa ricerca è preoccupante, poiché lascia pensare che le donne fumatrici tendano a non curarsi affatto dei rischi per la propria salute. Non dimentichiamo che grazie alla diagnosi precoce è possibile aumentare notevolmente le possibilità di sopravvivenza. Ti ricordo che proprio ottobre è il mese della prevenzione del tumore al seno.